Il murale
La prima cosa che si nota
mettendo piede al Geranio è la bellissima parete di fronte, tutta
dipinta a mano. Una grande pittura murale che raffigura un gruppo
di musicisti dai vestiti coloratissimi. Che mi rappresenta? Come mai
quest'atmosfera latino-americana? E chi l'ha realizzata?
Ci sono cose che bisogna sapere.
Ci sono cose che bisogna sapere.
Il direttore sulla
destra, vestito con una camicia arancione e pantaloni rossi, è Pablo
Martìn Garcìa, musicista argentino di grande talento, fondatore
della scuola di musica dell'associazione che oggi, a distanza di
alcuni anni dalla sua scomparsa, porta il suo nome ed è gestita dai
suoi stessi collaboratori. Gli altri che suonano sono i componenti
del suo gruppo di allora, i Ladrones de gallinas.
Pablo, lo stile e la
musica dell'Argentina, sono spesso presenti nei concerti, nelle
iniziative, nei musicisti che ruotano intorno al Geranio.
La più recente novità è la creazione della Biblioteca del Tango, che presto sarà inaugurata ufficialmente.
La più recente novità è la creazione della Biblioteca del Tango, che presto sarà inaugurata ufficialmente.
La pittura su parete,
realizzata da Elisa Moricca, la docente di arte, è ormai a pieno
titolo l'immagine rappresentativa dell'associazione. Non è stata messa in
discussione nemmeno per un secondo dall'impeto di rinnovamento della
sede dell'ultimo mese e, anzi, probabilmente verrà prolungata fino
alla parete della sala accanto.
Laura e la sua scrivania
Prima mettila in fondo a
destra, poi spostala di lato, poi dietro la vetrina a sinistra. Una
bella verniciata di bianco. Ecco, ferma là.
Con gli ultimi lavori di
pulizia e manutenzione, finalmente Laura – la storica segretaria
del Geranio – e la sua scrivania hanno trovato pace. Ora la postazione l'abbiamo
messa qui, a ridosso dell'entrata, è la morte sua, sembra costruita
su misura. Peccato che il computer che
c'è sopra è talmente vecchio che fra un po' ci chiede il motorino e
se ne va via da solo.
Non chiudete quella porta
Come nei castelli ci sono
le stanze segrete, i tunnel sotterranei e le botole, al Geranio c'è
una parete finta. L'abbiamo rimossa e oh, che sensazione di spazio
libero!
Ora siamo in attesa di
montarci una porta a soffietto, così possiamo aprire e chiudere,
aprire e chiudere, aprire e chiudere.
La vetrinetta
L'angolo di modernariato
della scuola di fotografia. Rigorosamente sotto chiave.
Il servizio d'ordine
Linda. Un vero segugio. Perché la sicurezza è
una cosa seria.
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