associazione culturale che promuove le arti, la cultura e il piacere d'incontrarsi

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martedì 30 settembre 2014

CENTOCELLE INTERIORS 1. L'INGRESSO

Il murale
La prima cosa che si nota mettendo piede al Geranio è la bellissima parete di fronte, tutta dipinta a mano. Una grande pittura murale che raffigura un gruppo di musicisti dai vestiti coloratissimi. Che mi rappresenta? Come mai quest'atmosfera latino-americana? E chi l'ha realizzata?
Ci sono cose che bisogna sapere.


Il direttore sulla destra, vestito con una camicia arancione e pantaloni rossi, è Pablo Martìn Garcìa, musicista argentino di grande talento, fondatore della scuola di musica dell'associazione che oggi, a distanza di alcuni anni dalla sua scomparsa, porta il suo nome ed è gestita dai suoi stessi collaboratori. Gli altri che suonano sono i componenti del suo gruppo di allora, i Ladrones de gallinas.
Pablo, lo stile e la musica dell'Argentina, sono spesso presenti nei concerti, nelle iniziative, nei musicisti che ruotano intorno al Geranio.

La più recente novità è la creazione della Biblioteca del Tango, che presto sarà inaugurata ufficialmente.

La pittura su parete, realizzata da Elisa Moricca, la docente di arte, è ormai a pieno titolo l'immagine rappresentativa dell'associazione. Non è stata messa in discussione nemmeno per un secondo dall'impeto di rinnovamento della sede dell'ultimo mese e, anzi, probabilmente verrà prolungata fino alla parete della sala accanto.

Laura e la sua scrivania
Prima mettila in fondo a destra, poi spostala di lato, poi dietro la vetrina a sinistra. Una bella verniciata di bianco. Ecco, ferma là.
Con gli ultimi lavori di pulizia e manutenzione, finalmente Laura – la storica segretaria del Geranio – e la sua scrivania hanno trovato pace. Ora la postazione l'abbiamo messa qui, a ridosso dell'entrata, è la morte sua, sembra costruita su misura. Peccato che il computer che c'è sopra è talmente vecchio che fra un po' ci chiede il motorino e se ne va via da solo.

Non chiudete quella porta
Come nei castelli ci sono le stanze segrete, i tunnel sotterranei e le botole, al Geranio c'è una parete finta. L'abbiamo rimossa e oh, che sensazione di spazio libero!
Ora siamo in attesa di montarci una porta a soffietto, così possiamo aprire e chiudere, aprire e chiudere, aprire e chiudere.

La vetrinetta
L'angolo di modernariato della scuola di fotografia. Rigorosamente sotto chiave.

Il servizio d'ordine
Linda. Un vero segugio. Perché la sicurezza è una cosa seria.


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