associazione culturale che promuove le arti, la cultura e il piacere d'incontrarsi

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domenica 19 ottobre 2014

UN CENTRO D'ASCOLTO DISLESSIA PER IL QUARTIERE

Cos'è la dislessia? Fino a qualche anno fa, un bambino con difficoltà di lettura, oppure scrittura (disgrafia e disortografia), o calcolo numerico (discalculia), veniva subito considerato svogliato, incapace di concentrarsi o di svolgere queste attività (mentre per il resto risultava avere un'intelligenza normale) e veniva di conseguenza giudicato in modo discriminatorio. 
Poi finalmente si è capito che si tratta di un disturbo specifico dell'apprendimento: la dislessia, appunto, che si manifesta con le difficoltà sopra citate ed è diagnosticabile in soggetti normodotati, cioè privi di altri problemi (deficit cognitivi o sensoriali, o situazioni familiari svantaggiate).
Il bambino dislessico non legge in modo adeguato alla sua età (per velocità o correttezza) e, in alcuni casi, legge senza riuscire a comprendere il testo. Se non si riconosce il problema o non si interviene precocemente, accanto a questo disturbo ne compariranno altri nel corso del tempo, quali ad esempio bassa autostima, forme depressive o comportamenti aggressivi.
Una delle cause della dislessia è la difficoltà nel riconoscere i fonemi, cioè i suoni delle parole. Quindi, prima dell'età scolastica, quando ci si metterà alla prova con lettura e scrittura, è molto difficile da individuare.
Anche in seguito, sta nella capacità degli insegnanti e dei genitori saper cogliere degli indizi e procedere agli accertamenti del caso.
Intervenire si può e lo si fa in base alle caratteristiche individuali (ogni caso è a sé): soprattutto a livello fonologico, con la logopedia e, dove necessario, anche a livello psicologico.
In Italia (come spesso accade, purtroppo) il riconoscimento della dislessia è avvenuto in ritardo rispetto ad altri Paesi e non sempre gli insegnanti hanno ricevuto una formazione specifica per riconoscerne i segnali. Bisogna avere la fortuna di trovare un docente attento e preparato sull'argomento, che sappia indagare sulle eventuali difficoltà dei bambini, o essere genitori particolarmente vigili e pronti a cogliere il campanello d'allarme di comportamenti non consueti.

Al Geranio abbiamo giusto la fortuna di avere queste figure di riferimento: Simonetta Rossi, che non solo è insegnante e psicologa, ma anche formatrice presso l'Associazione Italiana Dislessia e psicopedagogista in un istituto scolastico; e una mamma, Tania Virone, che ha maturato una grande esperienza "sul campo", avendo già affrontato la situazione in prima persona.
Insieme hanno creato il nostro Centro d'Ascolto Dislessiaun servizio per il quartiere di Centocelle, uno sportello gratuito finalizzato a rispondere alle esigenze di tanti genitori che di fronte a questa condizione – diffusa molto di più di quanto non si pensi – non sanno a chi rivolgersi.
Tania e Simonetta si metteranno a disposizione di chi ha bisogno di indicazioni, informazioni, consigli, in modo da essere indirizzati verso le strutture sanitarie appropriate (sveltendo così le procedure di riabilitazione) e muoversi correttamente tutela dei bambini nella jungla delle pratiche burocratiche.
Abbiamo una legge, la 170, che riconosce dei diritti per questa disabilità. Primo fra tutti, un piano didattico personalizzato che la scuola deve fornire.
Risolvere questo problema con interventi adeguati quindi si può… e si deve!

Quando si scopre un caso del genere, succede che non si sappia proprio dove sbattere la testa: sicuramente avere un aiuto da chi lo conosce a fondo e da chi ci è già passato, farà sentire le famiglie meno sole e permetterà di gestire al meglio questa forma di disagio.

A partire dal 20 ottobre, per tutti coloro che avranno bisogno di un orientamento, il Centro d'Ascolto Dislessia sarà aperto, presso la sede del Geranio (via dei Rododendri, 15), per due lunedì al mese, previo appuntamento (infodislessia@yahoo.it - tel. 392 2325909).




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